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ENEIDE DI KRYPTON – UN NUOVO CANTO – TEATRO ARGENTINA

ENEIDE di Kypton – un nuovo canto
TEATRO ARGENTINA
21, 22, 23 APRILE 2015
Largo di Torre Argentina, 52
tel. 06 684000311/314 – dalle 10-14 e dalle 15-19 – lunedì riposo
www.teatrodiroma.net

https://www.facebook.com/official.eneide
https://twitter.com/TSKrypton

scritto e diretto da Giancarlo Cauteruccio
musiche LITFIBA – BEAU GESTE
eseguite dal vivo da Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli
con Giancarlo Cauteruccio
voce off Ginevra Di Marco
e con la partecipazione di Fabio Ciccalè
musiche Litfiba – Beau Geste
musiche eseguite dal vivo da Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli
corpi in video Massimo Bevilacqua e Claudia Fossi
progetto scenico e allestimenti
Loris Giancola
progetto luci
Mariano De Tassis
elaborazioni digital – video
Alessio Bianciardi e Stefano Fomasi
costumi e assistente alla regia
Massimo Bevilacqua
operatore laser
Michele Barzan

orari spettacolo
prima 21 aprile ore 21.00
mercoledì 22 aprile ore 19.00
giovedì 23 aprile ore 21.00
durata 65′

Produzione Teatro Studio Krypton

Ha debuttato con grande successo di pubblico e stampa, al Teatro Studio di Scandicci
in maggio 2014, Eneide di Krypton – un nuovo canto.
Trent’anni fa Eneide di Krypton, con la regia di Giancarlo Cauteruccio e con le musiche originali dei Litfiba, fu uno spettacolo cult che generò una rivoluzione estetica, con un ruolo centrale nelle trasformazioni della ricerca teatrale. Gli spettatori assistettero alla rappresentazione multimediale di un poema epico, in cui l’elemento narrativo della luce e il tratto stilizzato dei performer, vestiti delle armature di Regina Martino, rendevano un’immagine sfolgorante del nuovo teatro italiano.
Eneide
, opera post-moderna per eccellenza, circuitò nei maggiori teatri italiani e approdò nell’autunno del 1984 al teatro La Mama di New York City, diretto da Ellen Stewart, per il festival “Benvenuto” New Theatre Italy.
Con  Eneide di Krypton – un nuovo canto, Giancarlo Cauteruccio riporta sul palcoscenico un pezzo di storia del teatro italiano.
Quella forte intuizione, di dar corpo alla nuova spettacolarità attraverso un racconto antico, ritrova oggi la stimolante e importante collaborazione dei musicisti Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli  e insieme ridanno vita a un’opera totale.

È uno spettacolo completamente nuovo quello portato in scena in questa  versione, che si arricchisce dell’esperienza maturata dagli artisti, del mutato punto di vista, delle nuove possibilità tecnologiche e non ultimo di un senso critico verso i linguaggi e verso il sistema delle arti.

In questo allestimento gli artisti entrano direttamente nella scena per farsi carico di tutta l’energia creativa ed espressiva che dall’opera virgiliana discende di nuovo sui suoi cantori contemporanei.

Quel che fu un racconto in musica, basato sull’azzerarsi della parola poetica, viene oggi interpretato come testimonianza viva, dove i quattro artisti recuperano il testo virgiliano e gli conferiscono una nuova vibrazione: la voce di Giancarlo Cauteruccio e la musica eseguita dal vivo da Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli, si combinano in un’azione fisica e strumentale capace di generare suoni più maturi e dirompenti.
La nuova Eneide di Krypton è un “concerto/teatro” che si misura con il tempo presente e si spinge in avanti a indagare nuovi territori scenici, senza però tradire l’essenza dei brani storici, presenti e sedimentati anche nella memoria degli spettatori.  Una vera e propria scossa di suono e voce che sottolinea anni di viaggi immaginari compiuti dai quattro artisti, ancora desiderosi di invenzione, di creazione, di ritmo, di rumore.
Quel rumore estetico di Eneide di Krypton che torna con una nuova spinta, con la necessità di contrastare il rumore contemporaneo che assilla e intacca l’arte e la creatività. L’impianto scenico  è completamente ridisegnato: le multivisioni delle origini (oggi definibili archeologia elettronica) diventano scenari dinamici, digitali e interattivi, come  manovrati dall’azione del regista in scena,  anche interprete che offre la voce a brani del poema.

I musicisti “abitano” lignee macchine, enormi woofer, gigantesche bocche di un coro tragico, posizionate su una sorta di barca.
Il lavoro di Gianni Maroccolo, di Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli rivitalizza i suoni e i temi dell’opera attraverso le nuove possibilità espressive e timbriche della più recente elettronica.

Il personaggio di Lavinia, significativamente silenzioso nel poema di Virgilio,  qui ha la bellissima voce off di Ginevra Di Marco.

Teatro Studio Krypton
via Donizetti 58 – 50018 Scandicci FI
tel. 055 2345443 info@teatrostudiokrypton.it
www.teatrostudiokrypton.it

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