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FOCUS INDIA + SULLE VIE DELL’ILLUMINAZIONE – LAC – LUGANO

Focus India
Ad aprire la terza stagione del LAC un progetto trasversale fra arti visive, musica, danza, cinema e tanti appuntamenti dedicati alla cultura indiana nei suoi molteplici aspetti.
24 settembre 2017 – 21 gennaio 2018 LAC Lugano Arte e Cultura

A partire dal 24 settembre il LAC presenta Focus India, un progetto esteso che, fino al 21 gennaio 2018, vedrà il centro culturale incentrato sull’India e sull’influenza che essa ha profondamente esercitato sulla cultura e l’arte occidentale. Un’ampia e inedita programmazione, pensata per abbracciare in maniera interdisciplinare l’arte visiva, la musica, la danza e il cinema, e le altre numerose sfaccettature della cultura indiana fra cui la medicina, la meditazione e la cucina.

A fianco della programmazione regolare delle rassegne di teatro, danza e musica, la nuova stagione artistica autunnale sarà arricchita e declinata su questo grande tema, sviluppato e approfondito attraverso assoli e reciproche contaminazioni fra arti diverse. Focus India racconterà una cultura, quella indiana, che tanto ha affascinato e influenzato il mondo occidentale nei più svariati ambiti culturali con numerosi appuntamenti che si susseguiranno al centro culturale luganese lungo tutto l’arco dell’autunno: una grande mostra e momenti di richiamo, con alcuni fra i massimi protagonisti della scena artistica indiana, si alterneranno ad altre attività e appuntamenti, fra cui workshop, laboratori per bambini, conferenze sulla medicina, sessioni di yoga, eventi musicali, una rassegna cinematografica, la cucina e tanto altro ancora sulla tradizione indiana. In collaborazione con i suoi Partner artistici – MASI Lugano, LuganoInscena e LuganoMusica – il LAC darà vita a un’intensa programmazione di quattro mesi pensati per soddisfare la curiosità e gli interessi di un pubblico eclettico lungo un viaggio affascinante alla scoperta del mito e della cultura indiana.

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Highlights
Arte | Danza | Musica | Cinema
Focus India: Arte

Tra le diverse anime portanti del progetto Focus India, l’arte sarà in primo piano con la grande mostra Sulle vie dell’illuminazione. Il mito dell’India nella cultura occidentale 1808-2017, in programma dal 24 settembre 2017 al 21 gennaio 2018. L’esposizione si estenderà su due piani del museo, offrendo uno sguardo ampio e diversificato sul modo in cui, dall’inizio dell’Ottocento ad oggi, la realtà indiana – con le sue tradizioni, religioni, paesaggi, culture e forme artistiche – ha affascinato in maniera crescente il mondo occidentale. Non tanto l’India in se stessa quindi, ma l’influenza che essa ha profondamente esercitato sulla cultura e l’arte internazionale. E’ questo il tema centrale, che si sviluppa lungo il percorso espositivo attraverso una molteplicità di materiali e opere, dalla letteratura di Schopenhauer ed Herman Hesse, alla fotografia di reportage di Henri Carter Bresson, dall’avanguardia artistica di Le Corbusier e Alexander Calder all’arte contemporanea di Francesco Clemente, Luigi Ontani, Robert Raushenberg, Damien Hirst, Maurizio Cattelan e Thomas Ruff, dalla fotografia contemporanea di Sabastiao Salgado, Ferdinando Scianna, Steve McCurry e Martin Parr a cinesti come Roberto Rossellini e Louis Malle, fino agli stessi Beatles per la musica.

LAC – Lugano Arte e Cultura Piazza Bernardino Luini 6 CH-6901 Lugano
+41(0)58 866 4200 info@luganolac.chwww.luganolac.ch

Focus India: Danza
Una delle massime espressioni della cultura indiana è da sempre la danza, che al LAC vedrà esibirsi l’11 novembre una protagonista d’eccezione, Shantala Shivalingappa, tra le maggiori interpreti contemporanee del Kuchipudi, uno dei sette stili di danza classica indiana. Il 16 dicembre sarà invece il momento di Rising, lo spettacolo con coreografie di Russell Maliphant, Sidi Larbi Cherakoui e Akram Kahn, e l’interprete sarà Aakash Odedra, ballerino e coreografo inglese di origine indiana, tra i più richiesti e premiati internazionalmente, il cui stile è un perfetto mix tra la danza classica tradizionale indiana e le più interessanti forme di danza contemporanea.

Focus India: Musica
La rassegna dedicata alla grande tradizione musicale indiana vede come momento clou l’appuntamento del 18 novembre con Nishat Khan, un riferimento mondiale per il sitar. Grazie alla sua tecnica straordinaria, oltre che alla profondità e complessità del suo linguaggio musicale, Nishat Kahn ha collaborato con Philip Glass e John McLaughlin ed è stato invitato a suonare con altri mostri sacri delle corde come Eric Clapton e Carlos Santana. Diversi e con svariati approcci gli appuntamenti con la musica, disciplina che insieme alla mostra aprirà Focus India con un doppio evento il 23 e il 24 settembre: un percorso musicale e performativo dedicato alla scoperta delle connessioni e delle influenze che la musica indiana ha esercitato su quella occidentale, a partire dall’ambito classico per arrivare a quello pop contemporaneo. Durante i tre programmi previsti in settembre e dicembre (il 15) si ascolteranno in diverse postazioni dislocate sui tre livelli della Hall e altri spazi pubblici tablas, sintetizzatori, violini e sassofoni, loop machines, sitar, … con anche alcuni interventi di danza. Non mancherà un excursus nel mondo dell’elettronica e di Bollywood in un evento dedicato la notte del 4 novembre nel quale la Hall si trasformerà in un “Bollywood Club” londinese.

Focus India: Cinema
India: Le affinità elettive. Il cinema e le altre arti è il titolo della rassegna cinematografica, curata dal critico, produttore e direttore di festival Marco Müller, che esplorerà i numerosi e mutevoli aspetti del continente indiano attraverso la settima arte. 20 programmi dal 3 al 22 novembre con diverse proiezioni al giorno, ospiti e tavole rotonde permetteranno di esplorare un continente di “scambi di senso” ancora ignoto in Europa: il rapporto fra il cinema modernista e quello visionario del cinema dell’India contemporanea e i linguaggi espressivi della tradizione. Un ciclo di film sulle arti visive, l’architettura, la musica, il teatro e la danza con opere che coprono il periodo 1948-2017. Tra i regisiti in rassegna: Ashim Ahluwalia, Govindan Aravindan, Utpalendu Chakrabarty, Maqbool Fida Husain, Mani Kaul, Uday Shankar.

Rendezvous
Arte | Danza | Yoga | Ayurveda | Letture | Workshop | Conferenze | Incontri

Accanto agli highlights dell’arte, della musica, della danza e del cinema, il progetto Focus India propone una serie di appuntamenti aperti a tutti che guideranno il pubblico alla scoperta delle diverse e affascinanti sfaccettature della cultura indiana. Le attività variano per temi e formati: conferenze, atelier per i più giovani, concerti gratuiti, master class di danza e musica con gli artisti presenti, letture e workshop che varieranno nei temi e nei generi, dalle arti approfondendo “la danza narrativa indiana” alla meditazione con diverse sessioni di yoga nella Hall che si affaccia sul lago, dalla medicina con approfondimenti sull’ayurveda fino al colorato mondo delle spezie che caratterizzano la cucina indiana. Protagonisti saranno relatori di riferimento nei rispettivi campi, tra i quali la Professoressa Urmila Chakraborty, il Dottor Gianluigi Marini, l’artista Roberto Mucchiut, l’attrice/coreografa e docente Lucrezia Maniscotti e tanti altri ancora.

Il programma completo e aggiornato con tutti gli appuntamenti di Focus India sarà consultabile da settembre sul sito india.laclugano.ch.

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Sulle vie dell’illuminazione
Il mito dell’India nella cultura occidentale 1808-2017
24 settembre 2017 – 21 gennaio 2018 LAC Lugano Arte e Cultura
A cura di Elio Schenini
Con il Patrocinio dell’Ambasciata indiana in Svizzera
Conferenza stampa: venerdì 22 settembre 2017, ore 11:00 Inaugurazione: sabato 23 settembre 2017, ore 17:00

Dal 24 settembre 2017 al 21 gennaio 2018 il Museo d’arte della Svizzera italiana, nell’ambito del progetto Focus India, dedica una grande mostra all’India e all’influenza da essa esercitata sulla cultura e l’arte occidentale nelle sue diverse espressioni. “Sulle vie dell’illuminazione. Il mito dell’India nella cultura occidentale 1808-2017” offre uno sguardo ampio e diversificato sul modo in cui, dall’inizio dell’Ottocento a oggi, la realtà indiana – con le sue tradizioni, religioni, paesaggi, culture e forme artistiche – ha affascinato e influenzato in maniera crescente il mondo artistico e culturale occidentale. A cura di Elio Schenini, la mostra è posta sotto al patrocinio dell’Ambasciata indiana in Svizzera.

Il percorso espositivo, esteso sui due piani del Museo, declina il tema portante della mostra attraverso 400 opere e una molteplicità di materiali, mettendo in luce la profonda influenza che l’India ha esercitato sull’arte e sulla cultura occidentale negli ultimi due secoli: dalle riflessioni sull’induismo e sul buddismo di Schopenhauer, cui si rifarà negli anni a venire anche la letteratura di Herman Hesse, divenuta un riferimento per intere generazioni con Siddhartha, alle analisi antropologiche di Carl Gustav Jung; dai romanzi popolari di Kipling ed Emilio Salgari, al cinema di Rossellini e Pasolini. E poi ancora i Beatles che contribuirono a rendere l’India di moda tra la gioventù occidentale, come testimonia il connubio tra musica, spiritualità orientale e sperimentazione psichedelica della controcultura giovanile tra gli anni Sessanta e Settanta. Senza dimenticare, infine, gli scatti “indiani” di Henri Cartier-Bresson e di Werner Bischof, la città ideale immaginata a Chandigarh da Le Corbusier e i tanti artisti che negli ultimi decenni hanno tratto ispirazione e influenze dal sub- continente indiano: da Robert Rauschenberg a Frank Stella, da Richard Long a Luigi Ontani da Francesco Clemente ad Anselm Kiefer, per citarne solo alcuni. Un percorso espositivo ricco ed estremamente variegato dal quale risulta chiaro come l’India e le sue tradizioni millenarie abbiano sedotto una moltitudine di intellettuali ed esponenti della cultura europea dall’Ottocento ad oggi.

La mostra si propone in questo modo di raccontare come questo grande Paese sia diventato quell’altrove mitico cui il mondo Occidentale, soprattutto a partire dagli anni Sessanta, ha guardato come alternativa a un contesto sempre più rigidamente sottomesso alle logiche materiali della produzione e del consumo. Cosa rimanga di questo mito oggi, di fronte a una realtà sempre più globalizzata, è la domanda con cui l’ultima sezione della mostra ci proietta dentro l’attualità del nostro tempo, cercando di offrire uno sguardo sull’India di oggi attraverso gli scatti di grandi fotografi contemporanei come Sabastiao Salgado, Ferdinando Scianna, Michael Ackerman, Steve McCurry e Martin Parr.

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LAC Lugano Arte e Cultura è il nuovo centro culturale della Città di Lugano dove le arti visive, la musica e le arti sceniche interagiscono in un unico spazio: un luogo pensato per vivere al meglio l’arte in ogni sua forma. Il LAC è concepito come uno spazio dinamico, aperto sulla città e sul lago. Il nuovo cuore pulsante di Lugano, crocevia culturale tra il nord e il sud dell’Europa. Sposano e sostengono l’ambizioso progetto Credit Suisse e UBS, partner principali del LAC.

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1 Comment

  1. Hermann Zmölnig
    23/09/2017 at 14:01

    Sono interessato particolarmente nella danza e musica indiana

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