L’UOMO SUL FILO – MICHELE DI LEO – STUDIO.RA CONTEMPORANEA – ROMA
“L’Uomo sul Filo”
Installazione parietale e disegni – Opere
di Michele Di Leo
dal 17 al 30 giugno 2022
a cura di Raffaella Losapio
Testo critico di Mariangela Agliata
Ufficio Stampa: Francesco Notaro
Luogo: Galleria Studio.ra contemporanea – www.studiora.eu
Indirizzo: Via Bartolomeo Platina 1 F – 00179 – Roma – Info: tel +39 3491597571
Orari di apertura: da lunedì a venerdì: 15.30 -19.00 – sabato: dalle 10.00 alle 19.00
DEDICATO A DONNE E UOMINI CHE SONO MORTI … CONSAPEVOLI CHE LE LORO IDEE RESTASSERO PER SEMPRE NEL TEMPO E NELLA STORIA.
Michele di Leo
Le tematiche “armi, guerra, violenza, sopraffazione” trattate nella mostra personale “L’Uomo sul Filo” di Michele di Leo a Roma, Studio.ra, il mio spazio indipendente di ricerca e sperimentazione artistica, non sono mai stati così incombenti nella precaria vita di ognuno di noi, accompagnano i sogni delle nostri notti e il primo respiro del mattino in questo folle periodo, post-pandemico.
Si cerca la pace incentivando continuamente una guerra difensiva che coinvolge sempre di più tutti in Europa e nel mondo.
La fragilità del nostro pianeta senza confini, i cambiamenti ambientali o climatici dallo Spazio sono una realtà oggettiva.
In questo momento vorrei trovarmi con Samanta Cristoforetti e gli altri astronauti della Stazione Spaziale Internazionale per vivere una situazione immune da posizioni così irrazionali di pericolosa conflittualità.
Il silenzio dell’arte contemporanea è la decisione più comoda, ma certamente non è la migliore dimensione critica quando tutto per questioni ideologiche o di potere, viene distrutto, continuano a morire persone innocenti come donne e bambini, e viviamo nella continua minaccia di una guerra nucleare.
Quindi per queste ragioni presento con molto piacere a Studio.ra questa mostra con l’installazione parietale e i disegni di Michele Di Leo e vi invito a visitarla per discutere, riflettere con noi e per conoscere la visione particolare, con profonde radici antropologiche e sociali di un protagonista attuale dell’arte.
Raffaella Losapio
La mostra comprende molteplici sagome che richiamano le armi, quelle usate dai bambini in tempi passati. Si intuisce come l’indottrinamento alla violenza e alla guerra diveniva esito dimostrativo della mascolinità e veemenza opposta alle bambole…. al taglio e cucito… ai mini giocattoli dell’allestimento di cucina e camera da letto. Tutte le sagome che si mostrano come armi nel corso del tempo, si svelano preludio di un temperamento aggressivo che nella nuova generazione è contemplato con giochi, violenti e mortali, persistenti in telefonini e computer.
Si instaura così il gioco del potere della morte che produce l’arido distinguo che si oppone all’altro per abbatterlo e sopraffarlo. Questo presupposto può essere un gioco? Quale finalità ha l’acquisizione di questa cultura? Perché nella nuova generazione esiste questa misura di espressione?
In questa mostra le armi divengono sinonimo di riflessione in quanto il rivestimento fatto di stracci e stoffe indica la necessità di un recupero oggettuale e poi morale per proporre un atto di ravvedimento guardando il passato e cercando in esso i valori dell’umanità (Umanesimo).
I disegni che accompagnano le visioni tridimensionali risultano i freddi progetti che si realizzano a vantaggio del potenziamento sempre più intenso degli strumenti di morte così si genera una forma di esistenzialismo che ricade nella precarietà che qui giustifica il titolo.
Quali sono i pensieri che vagano nella mente di chi progetta le armi? Qual è lo stato d’animo che deve potenziare l’efficienza della morte? L’uomo sul filo è la precarietà di ognuno ormai delineata dagli ultimi avvenimenti dell’Ucraina, avvenimenti che poi non sono mai ultimi e che hanno l’origine con ogni probabilità con la definizione di concetto di proprietà privata delineato sin dall’età del ferro… Proprietà privata, sinonimo di possesso, il possesso diviene discriminazione sociale, la discriminazione sociale crea le divergenze e nel nome della politica intesa come tale sin da quei tempi, il più forte sopraffava più debole in nome di un possesso sempre più consistente. Concetto arcaico della definizione di guerra ma purtroppo ancora attuale nonostante i progressi biologici compiuti dall’umanità…
Michele Di Leo
Testo critico di Mariangela Agliata
Le opere-installazioni dell’artista Michele Di Leo, sono veri e propri codici comunicativi di temi atroci dei quali, solo l’uomo è responsabile. L’artista stesso emoziona per la sua incredibile capacità di rappresentare qualsiasi dura realtà del nostro tempo, forte di una base magica del suo Sacro Sentire.
Ed ecco che strati su strati di scampoli di stoffa e di stracci indefiniti diventano strati di vissuto strappato, lacerato, violentato e gridato, nella forma materica e di inequivocabile denunzia. Tutti gli elementi tra loro sono organizzati in spazi e distanze che ricordano le pause prima di sonorità acute, stridule per l’anima, ed i vuoti, come il più profondo dei silenzi. Le armi – giocattolo, ottenute dal rituale gesto di avvolgere e riavvolgere strisce di stoffa, sono in realtà la denuncia del gioco e dell’interesse privato e del suo reale disvalore. L’artista, con il suo rituale dell’avvolgere per creare, ci mette a parte della sua personale necessità di tutelare, conservare e recuperare “stracci usati”, azioni, valori e simboli per cui tanti hanno lottato e continuano a farlo.
I lavori del Maestro Di Leo ci pongono diversi interrogativi di fronte agli errori ed orrori che l’uomo ripete per hereditas antropologica. Il messaggio forte dell’artista è quello di rientrare nelle proprie coscienze. Forme, disegni, colori sono sospesi nella dimensione Metafisica delle sue installazioni, dopodiché, gli occhi di chi le guarda non riescono più a trattenere lo spazio e da qui, per necessità, altri contenuti si rivelano.
Mariangela Agliata
Note biografiche
Michele Di Leo nasce a Bari il 9 Agosto 1955; studia al Liceo Artistico (sezione accademia) e all’Accademia di Belle Arti (sezione pittura) e successivamente. consegue la Laurea Specialistica in “Arti visive e discipline dello spettacolo” e si specializza in “Pedagogie e Didattica di Carattere Clinico” ed in ‘Psicologia delle Comunicazioni sociali”. In ultimo consegue il titolo di Master di II livello in “Management e direzione scolastica”.
Abilitato in Discipline Pittoriche, Disegno e Storia dell’Arte. Pittura Decorativa e Scenografica, attualmente è titolare della cattedra di “Discipline Pittoriche” presso il Liceo Artistico Statale “G. De Nittis” di Bari.
Per diversi anni ha insegnato presso l’Università degli Studi di Bari in qualità di docente esterno di Antropologia. Storia dell’Arte contemporanea, Cinema Fotografia e Televisione. Aspetti mediatico-sociali dell’arte.
Presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia ha ricoperto il ruolo di docente TFA.
Le sue opere risultano presenti in diverse collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Si sono occupati di lui diversi quotidiani e trasmissioni televisive.
Ha realizzato e curato numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero.
In particolare negli ultimi cinque anni, ricordiamo:
- 2018 Selfie d’artista Castello d’Oria Dolceacqua – Imperia (Coll.)
- 2018 Arcipelago – Palazzo della Loggia – Noale Venezia (Coll.)
- 2018 Stoccolma – Galleria Sveva (Coll.)
- 2018 Futurarte, MIIT, Torino (Coll.)
- 2018 Galleria Saphira – Ventura – New York (Coll.)
- 2018 “Venezia Contemporanea: luci e colori dell’arte” (Contemporanea biennale architettura). Palazzo Albrizzi – Capello. Venezia. (Coll.)
- 2018 “Per le vittime del mare Castello Aragonese, Taranto (Coll.)
- 2018 Dorsoduro, Calle del Traghetto, Venezia. (Coll.)
- 2018 “Vision Board. Arte come Desiderio”. Museo d’Arte Contemporanea – MIIT Torino. (Coll.)
- 2019 Museo Pomarici Santomasi – Gravina (Bari)
- 2019 “Rinascimento” – Da Leonardo Da Vinci ai Contemporanei – Roma, Palazzo della Cancelleria Del Vaticano. (Coll.)
- 2019 Galleria Appa — Premio Velazquez – Madrid (Coll.)
- 2021 Centro Culturale Meridian, Mosca – con il Patrocinio del Comune di Mosca (Pers.)
- 2021 1^ Biennale d’Arte contemporanea della Murgia – Matera, Palazzo Lanfranchi – Gravina, Fondazione Pomarici-Santomasi (ex Convento S. Sofia) – con l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo
- 2022 Fiera d’Arte Contemporanea – Forlì
- 2022 Biblioteca Nazionale Università di Torino – Trecentesimo anno di attività (Coll.)
- 2022 “Arte per la Pace” – Cancelleria del Vaticano – Roma (Coll.)
- 2022 Galleria Arti <> sta – “Il Pacco kol nulla dentro – 54 pacchi d’autore” – Monza
- 2022 Esposizione personale in corso – Galleria Studio.ra – Roma
- Prossima esposizione personale – Galleria Saphira & Ventura, New York.
Nel 2011 ha ricevuto il conferimento della medaglia per l’Arte dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano.
Nel 2021 si è occupato come direttore artistico della prima Biennale d’arte contemporanea delle Murge.
Opera in Cassano delle Murge (Bari), in Via Di Ceglie n. 13 – Cell. +39 3404077074
Photogallery della mostra “L’Uomo sul Filo” a Studio.ra, Roma – clicca sulla foto per ingrandire
1 Comment
Il tema è di grande attualità, le opere pregevoli il tuo impegno culturale di grandissimo valore.