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IL FUTURO DEL POPOLO SI IDENTIFICA CON IL FUTURO DI TUTTO IL PAESE – PADIGLIONE CINESE “OTHER FUTURE”

Il futuro del popolo si identifica con il futuro di tutto paese – il padiglione cinese Other Future

Testo di Qinggang Xiang

BCAF (Beijing Contemporary Art Foundation) il 15 Aprile 2015 ha confermato ufficialmente il titolo Other Future del padiglione cinese e l’invito ai cinque artisti cinesi: Tan Dun, Wen Hui, Wu Wenguang, Liu Jiakun, Lu Yang e il loro gruppo.
Quest’anno la progettazione degli allestimenti è stata affidata a Rem Koolhaas e al suo studio d’architettura OMA.

Cui Qiao, presidente del Beijing Contemporary Art Foundation, interpreta il titolo Other Future con un’osservazione approfondita, punto interrogativo e progresso.

Gli artisti invitati, provenienti da diversi settori: musica, danza, regia, architettura e video, propongono sul palcoscenico della Biennale di Venezia, opere che riflettono lo sviluppo dell’arte contemporanea cinese nei vari campi applicativi sperimentali dell’arte contemporanea.

Other Future rappresenta la vita delle masse cinesi molteplici e colorate, in quanto il futuro del popolo si identifica con il futuro di tutto paese. Si vedrà quindi la vera Cina contemporanea attraverso tutte le diverse attività quotidiane del popolo cinese.

Tan Dun, nato nel 1957 a Hu Nan, è compositore e direttore d’orchestra. Ha sempre cercato tra musica classica, scienza e tecnologia per trovare i collegamenti fra le differenti discipline. Tan Dun presenta nel padiglione cinese, attraverso musica e cinema, la scrittura nell’ambiente culturale delle donne di Hu Nan e di Guangxi che hanno trascritto un testo tradizionale segreto di Dio.

Wen Hui, nata nel 1960, danzatrice contemporanea. La sua danza è trascendente, autentica espressione artistica individuale. Lei e Wu Wenguang (creatore del documentario indipendente della Cina) hanno fondato il Living Dance Studio di teatro, musica e danza, dove con le loro performances: Ballare con tre nonne, Ballare con i lavoratori riflettono in modo autentico l’immagine sociale della Cina.

Wu Wenguang, nato nel 1946, è uno dei primi registi di documentari indipendenti della Cina. Nel 2005 indirizza gli studi alla campagna, fra gente rurale, più interessata alla politica locale, rispetto alle città. Fornisce una telecamera a 10 abitanti di ogni villaggio di 9 provincie per documentare tutto quello che accade nel paese dal 1995 al 2015. Wu Wenguang presenta alcuni documentari fra i 25 girati con interesse ed entusiasmo dai contadini.

Liu Jiakun, nato nel 1956, opera in diversi campi creativi, tra cui architettura, installazione e multimedia. Nell’architettura rivolge la sua attenzione alla storia, al rispetto per la natura in versione umanistica. Ha costruito una casa per una bambina morta durante il terremoto di Wen Chuan (Cina), usando il colore che piaceva alla bambina e dentro alla sua abitazione ha messo tutti gli oggetti che essa amava. Per il padiglione cinese, Liu Jiakun presenta il lavoro Con il vento 2015. E’ una tua scelta, un’opera simbolica fra natura e desideri umani. Questo lavoro sarà posizionato nel corridoio all’esterno del Padiglione cinese per permettere ai visitatori di concedersi una pausa rilassante.

Lu Yang, nata nel 1984. La sua ricerca artistica spazia fra biologia e religione. Ha pubblicato il video d’arte Il bambino di cancro su internet che racconta l’evoluzione delle cellule e del virus. La sua opera Il soldato dell’utero ha partecipato a The Los Angeles Asian Pacific Film e alla Fukuoka Asian Art Triennale. Quest’opera diventerà presto un videogame. Lu Yang presenta il suo lavoro Il nucleo Jin Gang indignato, video tra il Fa Qi (strumenti musicali utilizzati durante una messa buddista) e il cervello dell’uomo, dove mette in relazione la rabbia umana e quella di Jin Gang (Budda).

Xiang Qinggang

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