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SHIRAZEH HOUSHIARY – LISSON GALLERY – MILAN

Right of Spring, 2012 Pencil, pigment and black aquacryl on canvas and aluminum Courtesy the artist and Lisson Gallery
Right of Spring, 2012 Pencil, pigment and black aquacryl on canvas and aluminum - Courtesy the artist and Lisson Gallery

Shirazeh Houshiary
Lisson Gallery Milan
Via Zenale, 3
6 June – 27 July 2012

Shirazeh Houshiary’s work mediates between presence and absence, being and not-being. Utilising various media … painting, sculpture and animation, Houshiary’s work strives to capture the intangible essence that underlies existence.
Her compositions of finely wrought skeins of pencil and pigment, armatures of aluminium, or fleeting digital apparitions, evoke impossible topographies: the microscopic or cosmological.
Though elusive and visually confounding, these works are invested with an energy that, while exposing the limits of human perception, register as an intensely physical presence.
Houshiary’s paintings both insist on and deny being read. Beginning with a black or white aquacryl ground, she uses pencil to inscribe layers of text derived from two words – one an affirmation, the other a denial – crushed upon one another until transformed into intricate webs and diaphanous veils, which are then laced with bursts of pigment.

In Right of Spring, a new painting located in the main gallery, these inscriptions snake and swirl around a series of ruptures in the painting’s textual web from which vaporous plumes of vivid blue pigment unfurl so that the surface of the work appears to swell and then recede into infinite space.

Similarly in the painting Deluge, a network of capillary-like pencil marks and flushes of colour fade and intensify like gradations in bruised flesh.
Houshiary’s recent sculpture, while achieving a clear and compelling physical presence, is underpinned by something inherently fugitive: the centripetal or centrifugal forces that cause it to appear constantly poised to dissipate.

The wall-based work Lacuna, made of interweaving ribbons of lacquer coloured steel, exceeds the limits of its materiality by replicating itself in shadows: multiple spiraling forms that are both turbulent and tranquil.

With the sculpture tower White Shadow the interplay between absence and presence is critical. Formed from rotating columns of hollow painted aluminium bricks, each brick acts as both an essential structural building block and a moment of caesura. As the viewer moves around the sculpture, architectural form transmutes into void and back into architectural form.

About the artist
Shirazeh Houshiary was born in Shiraz, Iran and has lived and worked in London since the mid-1970’s. She studied at Chelsea School of Art and has been awarded Professorship at the London Institute. She was nominated for the Turner Prize in 1994. Her work can be found in major public collections worldwide including MoMA, New York, Guggenheim, New York, The British Council Collection, London and the Museum of Contemporary Art in Prato, Italy. Houshiary has created the East Window for St.Martin-in-the-Fields and she has worked on a new altar for the church, which was inaugurated in late October last year.

Exhibition Facts
Opening Hours: Monday – Friday, 9.30am – 1pm and 3pm- 6pm.
Location: Via Zenale, 3, Milan – Tel: +39 02 89050608

For Lisson Gallery Milan exhibition press information and images please contact:
Paola C. Manfredi Studio – T.: +39 02 87238004 – press@paolamanfredi.com
Paola C. Manfredi – Mob. +39 335 54 55 539 – paola.manfredi@paolamanfredi.com

PRESS PREVIEW
Martedì 5 giugno 2012, ore 11 – 13
OPENING
Martedì 5 giugno 2012 , ore 19 – 21

Lisson Gallery Milan è lieta di annunciare una mostra dedicata all’artista iraniana Shirazeh Houshiary (1955, Shiraz).

Il lavoro di Shirazeh Houshiary si colloca a metà strada tra presenza e assenza, tra essere e non essere. Attraverso l’uso di differenti tecniche espressive, pittura, scultura e animazione, l’opera di quest’artista mira a catturare l’essenza invisibile alla base dell’esistenza.

Le sue composizioni, create dall’intreccio finemente lavorato di matita e colore, di armature di alluminio, o di fugaci apparizioni digitali, evocano topografie impossibili, indagando il microscopico o il cosmologico. Sebbene appaiano elusive e possano confondere lo sguardo, queste opere possiedono una forte energia che, se da un lato mette a nudo i limiti della percezione umana, dall’altro mostra un’intensa presenza fisica.
Le opere pittoriche di Shirazeh Houshiary esigono la lettura e al tempo stesso la negano. Su una base di pittura acrilica nera o bianca, la matita viene utilizzata per comporre differenti livelli di testo attraverso la ripetizione di due parole – un’affermazione e una negazione – che, sovrapposte l’una sull’altra, finiscono per trasformarsi in una rete intricata e in velature trasparenti, amalgamate poi attraverso un’esplosione di colore.

In ‘Right of Springs’, nuovo dipinto che si trova nella galleria principale, le iscrizioni serpeggiano e turbinano intorno a spaccature create nella rete testuale; da esse si propagano nubi vaporose di un vivido colore blu che si riversano su tutta la superficie; l’opera sembra acquisire volume per poi disperdersi nello spazio infinito.

Allo stesso modo, nel dipinto ‘Deluge’, un reticolo capillare, realizzato con matita e colore, si dissolve e si intensifica creando sfumature simili a quelle di un livido sulla pelle umana.
Le sculture più recenti realizzate da Shirazeh Houshiary, pur raggiungendo una chiara e convincente presenza fisica, sono percorse da qualcosa di intrinsecamente sfuggente: sembrano sul punto di dissolversi sotto le forze centripete o centrifughe.

Il lavoro a muro ‘Lacuna’, realizzato con nastri d’acciaio colorati, intrecciati e laccati, supera i limiti della propria materialità replicandosi attraverso la proiezione della sua stessa ombra: forme multiple a spirale che appaiono allo stesso tempo quiete e tumultuose.

Con la torre scultura ‘White Shadow’, la relazione tra assenza e presenza gioca un ruolo chiave. L’opera è formata da colonne a spirale realizzate con mattoni forati in alluminio verniciato, ogni mattone ha non solo una funzione strutturale ma rappresenta un elemento di cesura nella composizione. Muovendosi intorno alla scultura, chi guarda vede le forme architettoniche trasformarsi in vuoto e poi di nuovo in forme architettoniche.

Biografia
Shirazeh Houshiary nasce a Shiraz in Iran. Dalla metà degli anni Settanta, si trasferisce a Londra dove attualmente vive e lavora. Ha studiato presso la Chelsea School of Art e ha ottenuto la Cattedra presso il London Institute. Nel 1994 è stata nominata per il Turner Prize. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e sono esposte in tutto il mondo: al MoMA, New York, al Guggenheim, New York, presso la British Council Collection, Londra e il Museum of Contemporary Art di Prato, Italia. Shirazeh Houshiary ha creato inoltre la Vetrata Est per la chiesa di St.Martin-in-the-Fields, per la quale, nell’ottobre dello scorso anno, ha realizzato il nuovo altare.

INFORMAZIONI PRATICHE

Mostra: SHIRAZEH HOUSHIARY
Date: 6 Giugno – 27 Luglio 2012
Sede: Lisson Gallery Milan – via Zenale 3, Milano – T.: +39 02 89 05 06 08
Orari di Apertura: da Lunedì a Venerdì: 9.30–13.00 e 15.00–18.00

Contatti per la stampa:
Paola C. Manfredi Studio – T.: +39 02 87238004 – press@paolamanfredi.com
Facebook  Paola C. Manfredi Studio – Twitter @PCMstudio

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