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GYRE – YUNCHUL KIM – PADIGLIONE DELLA REPUBBLICA COREA DEL SUD – 59. BIENNALE DI VENEZIA

COREA (Repubblica di) Gyre
Commissario: Arts Council Korea;
Curatore: Young-chul Lee;
Espositore: Yunchul Kim
Sede: Giardini – 59. Biennale di Venezia
https://www.korean-pavilion.or.kr

Con il supporto di Arts Council Korea (ARKO), in collaborazione con Hyundai Motor Company, il curatore Young-chul Lee presenta l’opera Gyre dell’artista coreano Yunchul Kim che sarà ospitato nel Padiglione della Repubblica di Corea del Sud per 59. Biennale di Venezia dal titolo Il latte dei sogni curata da Cecilia Alemani.  

Le installazioni Gyre di Yunchul Kim nascono dallo studio di correnti oceaniche che coinvolgono le superfici degli Oceani, della terra e l’uomo come nel quadro i venti sulla terra come Il monaco in riva al mare avvolto nella meditazione o nella preghiera (Caspar David Friedrich, 1808-1810). L’artista traduce l’interazione di movimenti e oggetti nella creazione di elementi vibranti che si avvolgono l’un l’altro seguendo quasi una musica. Negli anni ’60, anche il movimento internazionale Fluxus ha lavorato sull’interdipendenza di oggetti in cui confluiscono percorsi energetici indistinti. Il coreano Nam June Paik coglie il mondo eterogeneo dei suoni trasformandolo in bande cromatiche, quasi messaggi spaziali che scorrono sullo schermo televisivo.  Leonardo da Vinci, nel Trattato della Pittura (cfr. cap. 144), suggerisce come procedere per ben figurare una fortuna descrivendo le fasi della diramazione del vento accompagnato dall’arenosa polvere levata da’ lidi: e rami e foglie … sparsi per l’aria e in compagnia di molte altre cose: … e gli uomini abbracciati a qualche albero e il mare turbato e tempestoso … pieno di ritrosa spuma: e l’aria spaventosa per le scure tenebre fatte nell’aria dalla polvere, nebbia e nuvoli folti.  

Yunchul Kim, Argos, 2018. Courtesy of the artist. Photo: Studio Locus Solus

La poetica di Yunchul Kim guida la profonda, costante ricerca per raggiungere l’espressione essenziale, completa del motus creativo di nuove forme. Gyre si compone di sette installazioni  su larga scala e interconnesse come nel sistema naturale. Il fulcro delle tre sezioni tematiche The Swollen SunsThe Path of Gods, The Great Outdoors è l’inno all’energia, all’origine della materia con le sue trasformazioni. L’artista, fondatore dello studio Studio Locus Solus a Seoul, ha costruito la sua poetica con ricerche sulla fluidodinamica e sui materiali, come i cristalli fotonici, importanti per la magnetoidrodinamica. L’impegno, le riflessioni strutturate tempo sono il presupposto della  convinzione filosofico/scientifica esposta nel Salon Digital Studiovisit – With Yunchul Kim (https://salon-digital.com/salons/salon-27). Yunchul Kim nell’occasione espone le sue teorie sull’interdipendenza dell’uomo, del mondo, dei sistemi astrali secondo un pensiero Buddhista e presocratico del Panta rei per cui la materia è in continua fluttuazione e divenire. 

Nel processo del divenire, per l’artista coreano,  si impigliano i pensieri e le immaginazioni che potranno emergere come ‘cose’ reali quando entreranno nella forma della materia.  

Yunchul Kim, Impulse, 2018. Courtesy of the artist. Photo: Mark Blower

Per alcuni artisti coreani, in particolare, la tecnologia è lo strumento aggiunto e dirimpettaio del pensiero originario, che è trans-temporale e transculturale. L’Art Director Hong Kyoung-Han della Gangwon International Biennale 2018, con il titolo provocatorio The Dictionary of Evil, ha rafforzato il ruolo dell’arte  e dei suoi linguaggi per il recupero dei valori sociali, originari all’uomo non legati alle formule dell’apparire. 

Il percorso proposto da Yunchul Kim riflette sui procedimenti di origine della rivelazione materica e sui processi di trasformazione/diversificazione. L’artista è compositore di musica elettroacustica, membro del gruppo di progetti di arte e scienza Fluid Skies e Liquid Things, un progetto di ricerca artistica presso il Dipartimento di Arte e Scienza dell’Università di Arti Applicate di Vienna. 

Il titolo Gyre, Vortice, colpisce l’immaginario dell’uomo contemporaneo e rappresenta l’andare del momento storico. Il movimento circolare è proprio dei corpi celesti, è all’origine della geometria, della simbologia sacra, della danza rotante dei Dervisci.

Yunchul Kim, Portrait. Photo
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The Author

Vittoria Biasi

Vittoria Biasi

Vittoria Biasi is a Contemporary Art Historian and an Art Critic. She is a
Contemporary Art History professor at Florence’s Academy of Fine Arts. After
her humanities graduation she concerned herself with the Theory of White
following Hubert Damish at Paris *Ecole des Haute Etude*. Close to artists who
interprets the monochromy of white she devoted herself to the theoretical criticism realizing
national and international shows and exhibitions with a particular attention to the Eastern culture.
She attends conferences as a lecturer about the white and its light. Among the others: Lumière(s)
En Usage, Pèrigueux 1998. From 1996 on to 2000 she realizes the events of Light of Art for
Art’s sake at Rome, Parma and Padoa. For Homo Sapiens (1) first she translated Henry
Meschonnic from French, publishing some excerpts from Modernité (2). Some other
publications: State of White (3); In Line with Light, Light for Light’s sake (4). She wrote for the
magazine Lighting. Through a text of her she is attending Fabrizio Crisafulli’s Theatre of Places.
The theatre as a place and the experience at Formia (1996-1998), **G.A.T.D*., Rome, 1998. She
looked after the exhibitions for the book of artist in Italy and abroad.

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