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PERSONAL STRUCTURES IDENTITIES – PALAZZO BEMBO – EUROPEAN CULTURAL CENTER – VENEZIA

Helen Kirwan presenterà una nuova installazione video, perpetuum mobile (2019), allo European Cultural Centre, durante la 58a Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, nell’ambito della mostra Personal Structures curata dalla Global Art Affairs Foundation.
Si tratta del capitolo finale di una trilogia di opere video della Kirwan che esplorano il lutto e la memoria attraverso l’atto fisico del viaggio. Durante la Biennale, l’artista presenterà anche una serie di performance dal vivo, in collaborazione con il pluripremiato compositore dublinese Tom Lane.

Quest’anno l’opera della Kirwan occuperà l’intero spazio di una grande sala al piano terra di Palazzo Bembo, un palazzo quattrocentesco restaurato sul Canal Grande. Entrando nella sala, i visitatori si troveranno immersi nei grandi schermi del video e nel paesaggio sonoro composta da Lane. Il palazzo in stile bizantino veneziano, con influenze spagnolo- moresche e gotico-peninsulari richiama la confluenza già presente nell’opera della Kirwan.

Helen Kirwan, perpetuum mobile, 2019, video still, Barsakelmes salt lake, Karalpakstan, Uzbekistan © Helen Kirwan

Le performance della Kirwan per perpetuum mobile sono state filmate in esterno in località remote: l’altipiano di Ustyurt, il lago d’Aral in Uzbekistan, e l’isola di Sylt nella parte tedesca dell’arcipelago frisone. I cedri erano alberi considerati immortali nelle antiche mitologie del Mediterraneo. Il cammino della Kirwan attraverso apparentemente infinito bosco di cedri crea l’illusione di un loop che rimanda a quei miti. Nel frattempo, sul lago d’Aral, la Kirwan arranca attraverso quella vasta distesa di sabbia secca che una volta era il quarto lago più grande al mondo, come se fosse condannata a camminare sulla Terra per l’eternità. Sulla battigia di Sylt che cambia la forma a seconda dei mutamenti del piano mesolitorale del Mare dei Wadden, l’artista sembra vacillare sul limite della Terra, quasi considerasse la propria transizione dalla vita alla morte un prendere il largo, come nella poesia di Alfred Tennyson intitolata Crossing the Bar (1889).

Per Kirwan, camminare è un modo di segnare e di attraversare il tempo. Camminando attraverso i suoi paesaggi, l’artista si ispira ai racconti biblici e mitologici di viaggi epici che spezza attraverso il montaggio del film. Le scene sono intervallate da performance subacquee che vedono l’artista tuffarsi in acqua attraverso la lente indagatrice di una videocamera ad alta velocità. Le scene di Sylt rimandano a precedenti performance girate sulle spiagge del Kent.

L’opera della Kirwan si ispira alla propria esperienza del lutto per la perdita di una persona a lei cara. Il mio viaggio è la manifestazione del gemere, del cercare e del desiderare che alcuni psicologi considerano essenziali nel processo del lutto spiega l’artista. Cita Atlante delle Emozioni di Giuliana Bruno in cui il viaggiare è considerato un terreno aptico ed emotivo che corrisponde alle metafore del trovare la via e del mappare.

La ripetizione sta anche al centro di perpetuum mobile e dell’opera video della Kirwan. L’installazione si ispira al concetto di memoria come ripetizione che si reinventa in continuazione. Il filosofo Simon Critchley vede la memoria hegeliana come una ruota che gira, ritorna e di nuovo gira […] una sorta di perpetuum mobile, un ciclo che si ricrea e riprende il movimento in continuazione.

Le variazioni ripetitive di perpetuum mobile richiamano la musica di Lane. Si tratta di una serie di brevi loop tratti da una registrazione del Preludio in C Maggiore BWV 846 del compositore tedesco J.S. Bach, il cui intento è creare un senso di moto perpetuo. Il brano è in continuo movimento, ma non progredisce mai in un senso armonico convenzionale, spiega Lane: la musica si sviluppa lentamente usando tecniche di minimaliste phasing e la manipolazione della struttura.

La trilogia della Kirwan include i film Fragment and Trace (2015) e Memory Theatre (2017): anche queste opere sono state inaugurate allo European Cultural Centre durante le due ultime edizioni della Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia.

I dettagli delle prossime performance saranno presto resi noti.

Dettagli sulla mostra

11 maggio – 24 novembre 2019

www.gaafoundation.orgwww.europeanculturalcentre.eu
press@glendacinquegrana.com
Glenda Cinquegrana: +39 349 7235046

Personal Structures a cura di Global Art Affairs Foundation, ospitata dallo European Cultural Centre, organizzata da Sara Danieli, Valeria Romagnini, Lucia Pedrana, Alesia Varnaeva, Bianca Bonaldi, Elena Volpato, Alessandra Valle.

Anteprime stampa: giovedì 9 e venerdì 10 maggio 2019
Orario di apertura: lunedì – domenica, 10.00 – 18.00; Chiuso il giovedì Entrata libera
Sede: Palazzo Bembo, Riva del Carbon, 4793-4785, 30124 Venezia, Italia

1- Helen Kirwan, perpetuum mobile, 2019, video still, Barsakelmes salt lake, Karalpakstan, Uzbekistan © Helen Kirwan

Helen Kirwan

Helen Kirwan è un’artista concettuale britannico-irlandese. Nata e cresciuta in Irlanda, ora divide il suo tempo tra il Regno Unito e Bruxelles. Si è laureata a pieni voti in Belle Arti alla University for the Creative Arts di Canterbury (2000), e ha ottenuto un Master sempre in Belle Arti all’Università del Middlesex (2002) e un Master in Estetica e Teoria dell’Arte (2004) presso Il Centro di Ricerca sulla Filosofia Europea Moderna di Londra.

I video, le video installazioni e le performance della Kirwan tra cui Memory Theatre (2017), Fragment and Trace (2015) e Image of the Road (2013, con Simon Pruciak) sono circolati in ambito internazionale: la Biennale di Bodrum 2015; East Sussex Open, 2016; Towner Art Gallery, Eastbourne; Cerimonia del 15 ottobre, 2016, Gallery Çenkaya, Ankara; Thread of Light, 2017, P-21, Londra e Sussex Open, 2017, Towner Art Gallery, Eastbourne.

Le sue opere sono regolarmente presenti ai festival d’arte e di media tra cui il Rapid Pulse Festival, 2016, Chicago; il Fonlad Festival, 2016, Coimbra, Portogallo; International Festival of Projections, 2016, Kent; Il Festival Internacional De Videoarte De Camagüey, 2017, 2019, Cuba.

Nel 2019 la Kirwan sarà artista residente al ArtsIceland/Outvert Art, Islanda; al Sirius Arts Centre, Cobh Irlanda; e nel gennaio 2020 al Tyrone Guthrie Centre, Annaghmakerrig, Irlanda.

La Kirwan ha lavorato per molti anni con il pluripremiato compositore dublinese Tom Lane e con il direttore della fotografia Simon Pruciak. Ha condotto esperimenti/performance dal vivo tra cui una performance all’aperto sulla spiaggia e nel mare durante il Folkestone Fringe, Regno Unito (2017), una performance con sound dal vivo di Tom Lane e un’installazione video a cinque canali allo Space Arts Centre, Londra, Regno Unito (2018). http://helenkirwan.com/

Tom Lane

Tom è stato candidato 5 volte agli Irish Times Theatre Award, recentemente per il miglior paesaggio sonoro con Whitby e per la miglior opera con Front of House nel 2018. Tra i suoi lavori più recenti la composizione e il paesaggio sonoro per l’Amleto di Yaël Farber e Ricordo con rabbia diretto da Annabelle Comyn al Gate Theatre di Dublino.

Tom Lane è un compositore, sound designer e polistrumentista che vive a Dublino, Irlanda. Nato a Bristol nel 1984, ha studiato musica al Balliol College di Oxford, composizione alla Royal Academy of Music, Londra, composizione e teatro musicale sperimentale all’Università delle Arti di Berlino.

Nel 2018 ha composto la musica per la nuova pièce di teatro fisico Unruhe del coreografo Hannes Langolf al Theater Trier e Backstage una nuova opera commissionata dal Teatro dell’Opera di Cork come parte del Cork Midsummer Festival.

È uno dei membri fondatori dell’Ulysses Opera Theatre. Nel 2017 Tom ha composto le musiche per United Fall’s Girl Song di Emma Martin presentato al Festival di Teatro di Dublino e per la produzione di Annie Ryan de Il diavolo bianco in scena al Shakespeare’s Globe, come anche la nuova colonna sonora per l’acclamata produzione di Giselle del Ballet Ireland con le coreografie di Ludovic Ondiviela. Nel 2016, il suo sound design è stato usato come parte de Il gabbiano prodotto da The Corn Exchange per il Festival di Teatro di Dublino.

Nel 2015 ha composto le musiche per Romeo e Giulietta al Gate Theatre e per Edipo all’ Abbey Theatre nell’ambito dell’edizione 2015 del Festival di Teatro di Dublino, candidato per il miglior Sound Design agli Irish Times Theatre Awards.

Tra le performance di maggior spicco del 2014 vale la pena menzionare Harp. A River cantata nell’ambito del Tiger Dublin Fringe e La dodicesima notte diretta da Wayne Jordan all’Abbey Theatre di Dublino. Il suo lavoro su Between Trees and Water in collaborazione con Painted Bird Productions è stato candidato agli Irish Times Theatre Award per il miglior sound design. Nel 2012 una nuova versione dell’opera Flatpack diretta da Conor Hanratty è stata candidata agli Irish Times Theatre Award come migliore produzione operistica. Insieme a Bryan O’Connell ha creato le musiche di Dogs di Emma Martin Dance, vincitore dei premi Absolute Fringe per la miglior scenografia e la migliore produzione. http://www.tom-lane.com/

Glenda Cinquegrana Art Consulting | via Spartaco 11 | I-20135 Milano www.glendacinquegrana.com | info@glendacinquegrana.com

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